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Stampaggio a iniezione di bioplastiche
Nuovi percorsi per una maggiore sostenibilità
Le bioplastiche offrono l’opportunità di combinare lo stampaggio a iniezione con le materie prime sostenibili. ENGEL vanta anni di esperienza nelle bioplastiche e offre il suo supporto per trasformarle in modo efficiente, sicuro e sostenibile. Sfruttate le soluzioni e il know-how di ENGEL per cominciare a stamparle.
Come vengono classificate le bioplastiche?
Bioplastiche biobased e non biodegradabili
Bioplastiche biobased e non biodegradabili
Bio-PE, Bio-PA, WPC
I materiali sono considerati biobased quando derivano interamente o parzialmente da fonti biologiche rinnovabili, come mais, patate, canna da zucchero e cellulosa. Il componente stampato a iniezione non si degrada naturalmente nell'ambiente.
Bioplastiche biobased e biodegradabili
Bioplastiche biobased e biodegradabili
PLA, PHA, PHB
Queste bioplastiche sono sia biobased sia biodegradabili. La biodegradazione è un processo chimico durante il quale i microrganismi presenti nell’ambiente trasformano la bioplastica in sostanze naturali come acqua o compost.. Il componente stampato a iniezione si degrada naturalmente nell'ambiente.
Plastiche da fonti fossili e non biodegradabili
Plastiche da fonti fossili e non biodegradabili
PE, PET, PP
Le materie plastiche da fonti fossili sono le plastiche convenzionali prodotte da risorse fossili (petrolio greggio, gas naturale) e non si decompongono. Non sono bioplastiche. Il componente stampato a iniezione non si degrada naturalmente nell'ambiente.
Bioplastiche da fonti fossili e biodegradabili
Bioplastiche da fonti fossili e biodegradabili
PBAT, PCL
Alcune plastiche, tra cui il policaprolattone (PCL) e il polibutilene adipato tereftalato (PBAT), sono biodegradabili pur essendo ottenute da fonti fossili, come il petrolio o il gas naturale. Pertanto, vengono classificate come bioplastiche. Il componente stampato a iniezione si degrada naturalmente nell'ambiente.
Volete sapere quali possibilità vi offrono le bioplastiche nello stampaggio a iniezione e come potete lavorarle? I nostri esperti saranno lieti di fornirvi una consulenza completa.
Sfruttare con successo il potenziale delle bioplastiche nello stampaggio a iniezione
Le bioplastiche possono essere lavorate con tutte le presse a iniezione ENGEL. Significa quindi che è possibile utilizzare le vostre macchine ENGEL per realizzare componenti stampati a iniezione utilizzando plastiche fa fonti alternative. Non serve altro per produrre in modo efficiente e flessibile.
I componenti di plastificazione resistenti alla corrosione sono essenziali per la lavorazione di bioplastiche corrosive, perchè assicurano la longevità e la sicurezza dell’impianto. È inoltre importante rispettare i parametri di processo specificati dal fornitore del materiale, soprattutto per quanto riguarda la temperatura di lavorazione. Per ottenere un'elevata qualità con le bioplastiche soggette a sforzo di taglio è necessario utilizzare viti con geometria ottimizzata. Il risultato: una lavorazione delicata e senza stress dei materiali.
Il nostro assistente digitale iQ weight control regola con precisione il volume di iniezione in base alla curva di pressione nello stampo, assicurando una qualità ottimale del pezzo stampato a iniezione, anche in caso di variazione della viscosità della bioplastica.
Gli imballaggi a parete sottile realizzati con plastiche da fonti alternative possono essere prodotti mediante stampaggio a iniezione sandwich. Un esempio sono le capsule per il caffè con uno strato barriera in PVOH (alcool polivinilico) biodegradabile. Gli imballaggi multistrato garantiscono un effetto barriera all’ossigeno e all’umidità, conservando in modo ottimale le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Sfruttare con successo il potenziale delle bioplastiche nello stampaggio a iniezione
Stampaggio di bioplastiche con tutte le macchine ENGEL
Le bioplastiche possono essere lavorate con tutte le presse a iniezione ENGEL. Significa quindi che è possibile utilizzare le vostre macchine ENGEL per realizzare componenti stampati a iniezione utilizzando plastiche fa fonti alternative. Non serve altro per produrre in modo efficiente e flessibile.
Processi sostenibili e componenti della macchina durevoli
I componenti di plastificazione resistenti alla corrosione sono essenziali per la lavorazione di bioplastiche corrosive, perchè assicurano la longevità e la sicurezza dell’impianto. È inoltre importante rispettare i parametri di processo specificati dal fornitore del materiale, soprattutto per quanto riguarda la temperatura di lavorazione. Per ottenere un'elevata qualità con le bioplastiche soggette a sforzo di taglio è necessario utilizzare viti con geometria ottimizzata. Il risultato: una lavorazione delicata e senza stress dei materiali.
Eccezionale stabilità di processo ed elevata qualità dei pezzi
Il nostro assistente digitale iQ weight control regola con precisione il volume di iniezione in base alla curva di pressione nello stampo, assicurando una qualità ottimale del pezzo stampato a iniezione, anche in caso di variazione della viscosità della bioplastica.
Buone proprietà barriera del componente grazie alla tecnologia multistrato sostenibile
Gli imballaggi a parete sottile realizzati con plastiche da fonti alternative possono essere prodotti mediante stampaggio a iniezione sandwich. Un esempio sono le capsule per il caffè con uno strato barriera in PVOH (alcool polivinilico) biodegradabile. Gli imballaggi multistrato garantiscono un effetto barriera all’ossigeno e all’umidità, conservando in modo ottimale le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Esempi di componenti in bioplastica stampati a iniezione
Con le plastiche da fonti alternative si possono realizzare giocattoli belli, resistenti e sicuri.
Il TPE biobased protegge lo smartphone dalle rotture.
Penne a sfera o con punta in fibra con una minore impronta di CO2.
Le plastiche da fonti alternative resistenti ai graffi, agli urti e all'abrasione, come il bio-PA, riescono a soddisfare diversi requisiti dei componenti tecnici in plastica.
Le capsule per il caffè vengono preferibilmente realizzate con materie prime biobased e biodegradabili, come il PLA.
Le posate riutilizzabili contenenti fibra di legno sono un'alternativa ideale e approvata alle posate totalmente in plastica.
Molte applicazioni possono essere realizzate con le bioplastiche. Contattateci per concretizzare insieme le vostre idee.